
L’andrologia è una branca della medicina che si occupa della salute dell’apparato riproduttivo e urologico maschile. Questa disciplina è fondamentale per la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle patologie che possono compromettere la fertilità, la funzione sessuale e il benessere generale dell’uomo.
Patologie trattate
L’andrologo si occupa di numerose condizioni, tra cui:
- Disfunzione erettile: difficoltà nel raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per un rapporto sessuale soddisfacente. Le cause possono essere di natura vascolare, neurologica, ormonale o psicologica.
- Eiaculazione precoce o ritardata: disturbi della funzione eiaculatoria che possono influire sulla qualità della vita sessuale e relazionale.
- Infertilità maschile: condizioni che compromettono la produzione, il numero o la motilità degli spermatozoi, riducendo le possibilità di concepimento. Tra le cause più comuni ci sono varicocele, infezioni, squilibri ormonali e fattori genetici.
- Ipospadia e fimosi: malformazioni congenite o acquisite che possono ostacolare la minzione e la funzione sessuale.
- Patologie prostatiche: ipertrofia prostatica benigna, prostatiti e neoplasie prostatiche, che possono causare difficoltà urinarie e dolore pelvico.
- Malattia di La Peyronie: formazione di placche fibrose nel pene che provocano curvature anomale e dolore durante l’erezione.
- Ipogonadismo: ridotta produzione di testosterone, con sintomi come affaticamento, riduzione della libido, perdita di massa muscolare e difficoltà cognitive.
- Infezioni uro-genitali: prostatiti batteriche, uretriti e altre infezioni che possono compromettere la salute dell’apparato riproduttivo.
Diagnosi e approccio terapeutico
Per identificare correttamente le problematiche andrologiche, vengono impiegati diversi strumenti diagnostici, tra cui:
- Esami del sangue e dosaggi ormonali: fondamentali per valutare i livelli di testosterone, prolattina e altri ormoni correlati alla funzione sessuale e riproduttiva.
- Spermiogramma: test che analizza la quantità e la qualità degli spermatozoi per verificare la fertilità maschile.
- Ecocolordoppler penieno: esame utile per valutare il flusso sanguigno nel pene e identificare eventuali cause vascolari della disfunzione erettile.
- Ecografia testicolare: per individuare la presenza di varicocele, cisti o anomalie testicolari.
- Test neurofisiologici: per valutare eventuali danni ai nervi responsabili della funzione erettile.
Il trattamento dipende dalla patologia e può prevedere:
- Terapia farmacologica: inibitori della PDE5 per la disfunzione erettile, antibiotici per le infezioni, terapie ormonali sostitutive in caso di ipogonadismo.
- Terapia fisica e riabilitativa: esercizi specifici per il pavimento pelvico e trattamenti per migliorare la funzione erettile.
- Chirurgia: correzione di anomalie congenite, trattamento del varicocele, protesi peniene nei casi di disfunzione erettile grave.
- Modifiche dello stile di vita: dieta equilibrata, attività fisica, riduzione dello stress e abolizione del fumo e dell’alcol possono migliorare le condizioni andrologiche.
Cosa portare in visita e come prepararsi alla visita
Per una valutazione andrologica efficace, si consiglia di portare:
- Esami del sangue recenti, in particolare quelli ormonali.
- Spermiogramma (se eseguito in precedenza).
- Referti di eventuali ecografie testicolari o prostatiche.
- Elenco dei farmaci assunti.
- Annotazione dei sintomi e delle loro caratteristiche, comprese eventuali difficoltà sessuali o urinarie.
Si consiglia di indossare abbigliamento comodo per facilitare eventuali esami obiettivi e di evitare di urinare immediatamente prima della visita, nel caso sia necessario un esame delle urine.