
DI CHE COSA SI OCCUPA l’urologia
L’ambulatorio di urologia si occupa di prevenire, diagnosticare e monitorare patologie, disfunzioni e disturbi del sistema urinario, sia di natura benigna che maligna. La visita medica specialistica offre ai pazienti un servizio di assistenza e consulenza completa ed efficace ed è particolarmente consigliata in seguito ad eventi dolorosi (coliche renali), episodi di sangue nelle urine (ematuria), senso di peso al fianco, ipertensione arteriosa, alterati valori di azotemia e creatininemia.
Sottoporsi a screening urologico è molto importante per gli uomini e, se effettuato periodicamente, consente di individuare e trattare precocemente malattie che possono comportare complicazioni anche gravi.
Descrizione attività:
L’ambulatorio di Urologia generale si occupa di diagnosticare, e monitorare i disturbi di natura urologica
Principali patologie e trattamenti:
L’urologo si occupa di un’ampia gamma di condizioni, tra cui:
Patologie prostatiche
- Ipertrofia prostatica benigna (IPB): ingrossamento della prostata che causa difficoltà urinarie, flusso debole e bisogno frequente di urinare, specialmente di notte.
- Prostatiti: infiammazione della prostata, spesso associata a dolore pelvico, bruciore minzionale e difficoltà a urinare.
- Tumore alla prostata: tra i tumori più diffusi negli uomini, spesso asintomatico nelle fasi iniziali e diagnosticato con esami specifici.
Calcolosi urinaria
- Formazione di calcoli nei reni, nella vescica o negli ureteri, che possono causare coliche renali, dolore intenso e difficoltà nella minzione.
Infezioni delle vie urinarie (IVU)
- Cistiti, pielonefriti e uretriti possono colpire uomini e donne, causando bruciore, dolore sovrapubico e necessità di urinare frequentemente.
Tumori dell’apparato urinario
- Tumori renali, della vescica e dell’uretra, che possono manifestarsi con sangue nelle urine, dolore e alterazioni della minzione.
Incontinenza urinaria e disturbi minzionali
- Difficoltà a controllare la minzione, con episodi di perdite involontarie di urina, che possono derivare da problemi neurologici o debolezza del pavimento pelvico.
Patologie testicolari e genitali maschili
- Varicocele: dilatazione delle vene testicolari che può influire sulla fertilità.
- Idrocele: accumulo di liquido intorno ai testicoli.
- Fimosi e parafimosi: restringimento del prepuzio che può causare difficoltà nella retrazione o dolore durante i rapporti sessuali.
- Tumore testicolare: patologia rara ma potenzialmente grave, che può essere diagnosticata precocemente con l’autopalpazione e l’ecografia testicolare.
Diagnosi e approccio terapeutico
La diagnosi delle patologie urologiche si basa su un’attenta anamnesi e sull’uso di strumenti diagnostici avanzati, tra cui:
- Esami del sangue e delle urine: per valutare la funzionalità renale, la presenza di infezioni e i livelli di PSA (antigene prostatico specifico).
- Ecografia renale, prostatica e testicolare: per individuare anomalie strutturali, calcoli o tumori.
- Uroflussometria: test che misura la velocità e la qualità del flusso urinario.
- Cistoscopia: esame endoscopico che consente di osservare l’interno della vescica e dell’uretra per individuare eventuali lesioni.
- Biopsia prostatica: eseguita in caso di sospetto tumore alla prostata per confermare la diagnosi.
Opzioni terapeutiche
A seconda della patologia, il trattamento può prevedere:
- Terapia farmacologica: antibiotici per le infezioni, farmaci alfa-bloccanti per l’ipertrofia prostatica, antinfiammatori e farmaci per il controllo della disfunzione erettile.
- Terapia chirurgica:
- Interventi endoscopici mininvasivi per la rimozione di calcoli, il trattamento dell’ipertrofia prostatica e la risoluzione di stenosi uretrali.
- Chirurgia tradizionale o laparoscopica per la rimozione di tumori renali, vescicali o prostatici.
- Vasectomia per la sterilizzazione maschile permanente.
- Riabilitazione del pavimento pelvico: utile in caso di incontinenza urinaria e disfunzioni sessuali.
- Modifiche dello stile di vita: dieta equilibrata, attività fisica, idratazione adeguata e riduzione di fumo e alcol sono fondamentali per prevenire e gestire molte patologie urologiche.
Cosa portare in visita e come prepararsi alla visita
Per una valutazione urologica completa, si consiglia di portare:
- Esami del sangue recenti, in particolare quelli relativi alla funzionalità renale e ai livelli di PSA.
- Esame delle urine e urinocoltura (se effettuati di recente).
- Referti di eventuali ecografie renali, prostatiche o testicolari.
- Cartelle cliniche o referti di visite specialistiche precedenti.
- Elenco dei farmaci assunti regolarmente.
- Annotazione dei sintomi e della loro durata, comprese eventuali difficoltà urinarie o disturbi sessuali.
Si raccomanda di bere acqua prima della visita, poiché potrebbe essere necessario eseguire un’ecografia con la vescica piena.
COME SI SVOLGE LA VISITA UROLOGICA
Nella prima fase della visita il medico provvederà a raccogliere informazioni sulla storia clinica con la valutazione di esami se già presenti e sullo stile di vita del paziente.
Nella seconda parte il medico procederà a un’attenta valutazione del basso addome e della zona genitale esterna. Nel corso di questa visita può anche essere effettuato il controllo della prostata mediante palpazione dal canale rettale per verificare lo stato di salute di questa ghiandola. In base alle rilevazioni effettuate nel corso della visita, lo specialista potrà richiedere l’esecuzione da parte del paziente di alcuni esami – come esami delle urine, uroflussimetria, ecografie dell’apparato urinario/genitale – per ulteriori accertamenti.
Nel caso si necessiti di ulteriori controlli attraverso un’ecografia sarà possibile effetturla direttamente in sede con il medico urologo durante la prima visita.
QUANDO PRENOTARE UNA VISITA UROLOGICA
Si consiglia di fissare un appuntamento con un urologo in caso di disagio o bruciori di vario tipo. Le ragioni di una consultazione possono variare a seconda del sesso. In effetti, gli uomini tendono a consultare lo specialista per impulsi molto frequenti di urinare di notte, mentre le donne soffrono maggiormente di perdite urinarie. Se non è necessario preoccuparsi dell’aspetto dei piccoli disturbi, alcuni segni dovrebbero comunque incoraggiarti a farlo: dolore ai testicoli, incapacità di urinare, tracce di sangue nelle urine, aumento del volume della minzione ed erezione persistente.
Specialisti di riferimento

TAGLIATELA Domenico
Urologo

GHEZA Alberto
Urologo